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Tortora, spunta un progetto sull’impianto di compostaggio

Proposto dalla proprietà ed avallato in marzo dal Commissario Tarsia
Su impianto San Sago sorgerà un capannone di 8.000 metri quadrati

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DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – “Sull’impianto di compostaggio di località San Sago sorgerà un capannone di ottomila metri quadrati”.

La novità emerge da una deliberazione del marzo 2010 assunta dal Commissario straordinario, Eufemia Tarsia. Il provvedimento risale dunque al breve periodo in cui il funzionario prefettizio ha diretto l’ente tortorese dopo la caduta della Giunta Silvestri ed in attesa delle elezioni comunali di marzo.

Una decisione che quantomeno stride con l’ordinaria amministrazione che la Tarsia aveva proclamato di voler mettere in atto nel suo breve periodo di amministrazione dell’ente. Per lo stesso motivo, ad esempio, aveva effettuato un giro di consultazioni con i quattro candidati a sindaco del centro altotirrenico per dare l’assenso all’avvio dei tavoli istituzionali per la depurazione consortile con il Comune di Praia a Mare.

Con l’insediamento della nuova Giunta Lamboglia, questo documento è saltato fuori provocando evidentemente qualche perplessità negli amministratori che, ora, hanno deciso di portarlo all’attenzione del Consiglio comunale che si svolgerà martedì 8 giugno.

L’assemblea sarà chiamata a discutere e a determinarsi sulle linee guida da seguire il prossimo 10 giugno alla conferenza dei servizi in programma su questo progetto alla Provincia di Cosenza e alla quale parteciperà anche l’Azienda sanitaria provinciale.

A quanto pare, la società che gestisce l’impianto, con la struttura avallata dal commissario prefettizio, intende rendere più efficiente l’impianto mitigando il cattivo odore che ha creato disagi e polemiche tra gli abitanti delle contrade confinanti con l’area in cui sorge.

Una cosa appare però certa: l’amministrazione comunale è pronta ad opporsi alla realizzazione del capannone, come confermano le parole dell’ assessore all’Ambiente del Comune di Tortora, Franco Chiappetta.

“Non sono contrario – ha detto – alle opere che possono migliorare la qualità dell’aria a San Sago, ma nutro alcune perplessità. a mio giudizio – commenta Chiappetta – il Commissario Tarsia avrebbe dovuto astenersi dal prendere questa decisione che ha delle forti connotazioni politiche. Questo progetto, infatti, tende a consolidare l’esistenza di questo impianto mentre è nostra intenzione trovare il modo per allontanare dall’alveo del fiume ogni genere di attività che potrebbe essere pericolosa per l’ambiente. Su questo punto siamo stati molto chiari in campagna elettorale: vogliamo una totale rivalutazione dell’intera area del fiume Noce.”

Le critiche dell’assessore Chiappetta si concentrano anche sull’impatto paesaggistico che questa struttura potrebbe avere sull’area che è situata nelle propaggini meridionali del Sic “Valle del Noce”.

“Si tratta di una struttura di 8mila metri quadrati – dichiara l’assessore – il suo impatto sull’ambiente e sul paesaggio può essere tale che l’intero progetto necessita di una più attenta analisi con il coinvolgimento dei cittadini”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. i vincoli al taglio ed incolla hanno proditto il loro effetto.
    è andato tutto perduto, peccato!