Rimborsi Iva post-sisma, il Comune replica

Secondo il municipio le pratiche regolarmente espletate

Ferrari: “A breve rimborsi ai cittadini. Denuncia sorprende”

DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – “Le pratiche presentate dai cittadini tortoresi entro il 2008 sono state regolarmente espletate ed inoltrate all’ente competente, ovvero la Protezione civile. Ne ho avuto conferma dalla direzione nazionale e proprio in questi giorni sono arrivati i primi rimborsi dell’Iva che, a breve, il Comune di Tortora provvederà a liquidare ai cittadini”.

Giuseppe Ferrari, responsabile tecnico comunale per il sisma, risponde così alle accuse di ritardi e disinteresse mosse all’ente dal comitato Diritti dei cittadini di Tortora.

La vicenda fa riferimento ai rimborsi dell’Iva pagata dai destinatari dei fondi post-terremoto sulle fatture degli stati di avanzamento e delle prestazioni tecniche dei lavori di ristrutturazione delle proprie abitazioni. I cittadini ne chiedono da tempo al Comune la restituzione, come previsto dal Decreto ministeriale 499 del 1998.

Per questo motivo, il presidente del comitato, Aldo Laino, ha recentemente annunciato di aver denunciato alla guardia di finanza il sindaco di Tortora, Giuseppe Silvestri, e il coordinatore tecnico per le pratiche sul terremoto del 1998, Giuseppe Ferrari.

Non si è fatta attendere la risposta da via Panoramica al porto da dove Silvestri e Ferrari si dicono sorpresi dalla decisione presa da Laino.

Ferrari, che è anche responsabile dell’ufficio Lavori pubblici del comune di Tortora, ritiene che “mancano ormai pochi giorni per la liquidazione dei rimborsi” e, sull’ammontare di queste somme, fornisce un’ulteriore precisazione alle dichiarazioni di Laino.

“Il rimborso dell’Iva – spiega il tecnico – sia per i lavori effettuati che per le consulenze tecniche, è concesso nella misura del 10 per cento, come stabilisce l’articolo 12 della legge 449 in materia di agevolazioni per i territori di Umbria e Marche colpiti da eventi sismici e per le zone ad elevato rischio sismico, cui deve fare riferimento il decreto ministeriale citato dal signor Laino”.