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Concessioni demaniali, Sib: "Tutto resti come è"

No alle concessioni demaniali con gara pubblica


Il Sib teme che l’Italia accolga le richieste dell’Ue

 

DI MARTINO CIANO

 

ALTO TIRRENO – Il sindacato balneari lancia l’allarme. “Le concessioni demaniali, anche in fase di rinnovo, potrebbero essere assegnate con gara ad evidenza pubblica e non più con il rinnovo automatico di ogni sei anni garantito dall’art. 10, della legge 88/2001”.

 

L’appello non è passato inosservato e il presidente dell’Apica, Claudio Sirimarco conferma “per martedì prossimo abbiamo indetto una riunione nella sala consiliare di Praia per discutere e prendere iniziative sul problema in coordinamento con il nazionale.

 

Stiamo cercando di contattare anche l’europarlamentare Pittella perché siamo molto preoccupati per la sorte della categoria. Infatti, negando il diritto d’insistenza si mettono a repentaglio anni di gestione e di investimenti e volendo si può anche considerare il rischio di un traffico di capitali sospetti”.

 

La modifica contestata dal Sib andrebbe a tramutare catastroficamente un sistema consolidato da anni. Tutto questo per avallare le richieste della Commissione europea che “lo scorso febbraio ha avviato una procedura d’infrazione nei confronti dello Stato italiano, mettendo in discussione la legittimità del rinnovo delle concessioni demaniali con le modalità attuali.

 

La Commissione sostiene che l’applicazione dell’art. 37 del Codice della Navigazione, che prevede il cosiddetto “diritto di insistenza” nei confronti del precedente concessionario, contrasti con l’art. 43 del Trattato CEE.

 

Il Governo italiano, in aprile, ha confermato alla Commissione UE che sarebbe stata modificata tale norma del Codice della Navigazione”.

 

 Giustificata la preoccupazione del sindacato dei balneari che riferisce “siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione del sistema legislativo italiano che mette in serio e reale pericolo le nostre imprese e, con esse, il nostro lavoro e quello delle nostre famiglie. 

 

Oltre che a compromettere un modello di turismo balneare italiano che ne ha connotato positivamente la specificità in tutto il resto dell’Europa e del mondo”.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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