editoriale
DI ANDREA POLIZZO
MENTRE da più parti si insiste a proporre l’abolizione di questo Ente, ecco scattare il conto alla rovescia per l’election day per il rinnovo del consiglio della Provincia di Cosenza.
Sei aspiranti presidenti per la provincia più estesa della Calabria. È dunque un voto, quello che si esprimerà il prossimo 6 e 7 giugno, altamente strategico in vista delle prossime consultazioni regionali del 2010.
La Provincia di Cosenza, sin dalla sua istituzione, è sempre stata guidata da amministrazioni di centrosinistra. Una situazione di dominio che, in questa tornata elettorale, appare quanto meno in dubbio.
A contribuire in maniera decisiva a mettere in discussione l’esito delle elezioni, la discesa in campo di un big del centrodestra: Pino Gentile, già assessore con Chiaravalloti e attuale consigliere regionale, un osso duro da battere per l’attuale presidente, Mario Gerardo Oliverio. Il politico di San Giovanni in Fiore ha rivestito tutti i ruoli istituzionali: da deputato ad assessore regionale, da sindaco a Presidente della Provincia. Uno dei presidenti di Provincia, almeno secondo i sondaggi, più amati d’Italia.
Punto debole dell’attuale governatore? Il suo partito stesso. Quel Pd ancora non ben strutturato sul territorio e spesso litigioso in altri enti (vedi Regione!). Ma Oliverio, nei suoi cinque anni di governo è sempre riuscito a mantenere compatta la coalizione.
Occhio ai cosiddetti “terzi incomodi”. Tra questi, Roberto Occhiuto: il giovane deputato
Udc in vita sua non ha mai sbagliato un’elezione. Un consistente bacino di voti e l’essere un “volto nuovo” del governo provinciale, sono i suoi punti di forza.
Sotto la bandiera del rinnovamento anche la figura di Orlandino Greco dell’Mpa, intenzionato a proporre all’ente sovracomunale il modello amministrativo sperimentato con esito positivo nella sua Castrolibero.
Poi, Mario Albino Gagliardi, sindaco di Saracena, già consigliere regionale in quota Ccd. Guida il piccolo paese del Pollino da moltissimi anni e adesso si presenta con la lista
“Progetto Rinascita”. Anche lui predica meno ideologia e più orientamento alla risoluzione dei problemi. Infine, Francesco De Simone che corre con la lista del partito comunista dei lavoratori. Nessuna donna candidata alla presidenza.
Un dato soncerta su tutti. Per le imminenti elezioni si può parlare, ed a buon ragione, di una vera e propria “pioggia di candidati”. Lo stillicidio di aspiranti consiglieri ha prodotto una esplosione delle liste: basti pensare che i due principali candidati, Gentile ed Oliverio, contano entrambi su ben 15 formazioni elettorali a loro sostegno.
Oltre alla ridondanza dei candidati (complessivamente oltre 1300!), basti guardare all’eccessivo numero di candidature espresse nel collegio 34 di Scalea da un piccolo comune come Tortora, questi i principali temi della campagna elettorale: infrastrutture e turismo, ben legati tra di loro, costituiscono il ritornello in voga tra tutti i candidati. Ma anche fondi strutturali europei, lavoro, pulizia del mare e depurazione, sono al centro dell’attenzione.
Questo spazio è a disposizione degli utenti interessati a discutere di cosa vorrebbero che la Provincia facesse per loro e per il territorio e di ogni altro argomento inerente. È naturale, che coloro che vogliono sfruttare questo spazio per postare slogan elettorali a favore dei candidati a presidente o a consigliere perdono il loro tempo.
Buona discussione.
Cara Pina, è sempre un piacere avere tuoi commenti su blogtortora. Non sono un ex Gestore, ma ammetto che l’impegno, causa lavoro, è un pò scemato. Sai bene quanto tengo a questo sito. Non so bene quanto tempo ci vorrà, ma sono previste novità per blogtortora.it.
il Gestore, Andrea Polizzo
Complimenti all “ex” gestore di questo sito per la sua analisi…ne approfitto x spronarti ad impegnarti un pò di più su questo blog che è la tua creatura…per le provinciali in bocca al lupo a tutti, con la speranza che questo Ente non sia abolito. è passato tanto tempo da quando all ‘Università ho studiato Diritto Regionale, e una cosa mi è rimasta impressa, e cioè che le regioni sono state create ad hoc qualche decennio fa..sovrapponendosi ai comuni e alle province che invece esistevano da secoli..per la realtà meridionale e sopratutto per la nostra realtà, credo sia proprio la regione l ‘ente da abolire, …della provincia ricordo infatti che ha a disposizione validi strumenti per la sua organizzazione e gestione..il famoso PTCP ad esempio…quindi lunga vita alle province..