Sul tetto della sede di Verbicaro un impianto fotovoltaico
G. Marsiglia: “Piccolo contributo ma esempio concretoâ€Â
di Andrea Polizzo
VERBICARO – Se è vero che il sud è la terra del sole allora varrebbe davvero la pena investire di pi๠nel fotovoltaico.
E’ quanto hanno pensato bene di fare alla Comunità montana alto Tirreno. In linea con i principi di sostenibilità e di risparmio energetico, l’ente ha approvato la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica tramite l’installazione di pannelli da localizzare sul tetto della sede dell’ente a Verbicaro. Un idea, questa, che poggia solide basi sull’attenzione per l’ambiente con uno sguardo alla crisi energetica di cui sempre pi๠spesso si sente discutere. L’esaurimento dei combustibili fossili e l’alto prezzo del greggio, le emissioni di Co2 nell’atmosfera, impongono un cambio di mentalità nell’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili.“Il ricorso al fotovoltaico ” spiegano dalla sede della Comunità montana ” garantisce compatibilità con esigenze architettoniche e di tutela ambientale, un risparmio di combustibile fossile e una produzione di energia elettrica senza emissioni di sostanze inquinanti. L’impianto che verrà realizzato sul tetto della sede produrrà una quantità di energia annua pari a 13.773 Kw. “Moltiplicati per 20 anni, ” spiegano i responsabili del progetto ” ovvero per la durata stimata dell’impianto, rappresentano un risparmio di 58,22 Tep (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) e 125.560 Kg di Co2 di emissioni evitate nell’atmosfera.Gennaro Marsiglia, presidente dell’ente si è detto particolarmente felice della realizzazione dell’impianto. “Il problema delle fonti di energia alternativa ” spiega Marsiglia “ è diventato uno dei problemi vitali dell’economia mondiale. Ci sentiamo di poter dare un nostro piccolo contributo per una pratica virtuosa. Il sole è una costante del nostro clima ed è bene far riferimento ad esso per la produzione di energia alternativa. L’impianto fotovoltaico sul tetto della sede consentirà non solo di risolvere il problema dell’autosufficienza ma anche di vendere l’energia prodotta all’Enel rendendo anche dei ricavi. Diamo seguito nelle nostre azioni a quello che ci eravamo impegnati a sostenere con l’adesione ad Agenda 21, la sostenibilità ambientale. Un ente pubblico al servizio dei cittadini deve dare esempi concreti di buona gestione e di risparmio. In definitiva un buon esempio per i cittadini del comprensorio ma anche per gli altri comuni ai quali intendiamo mettere a disposizione la nostra competenza ed esperienza in materia.Mi sento di ringraziare ” conclude Marsiglia ”  l’ufficio tecnico dell’ente che ha dato concretezza al progetto ed in particolare l’architetto Di Giuseppe che si è fatto interprete delle volontà di questa giunta.