Tappa del tour dell’europarlamentare sul Tirreno cosentino
Pittella: “l’obbiettivo è sfatare l’idea di un Europa cattivaâ€
di Andrea Polizzo
PRAIA A MARE ” Nella cittadina altotirrenica ha fatto tappa il tour “Mezzogiorno Europa” che il parlamentare europeo Gianni Pittella sta compiendo nelle regioni meridionali d’Italia.
L’intento dell’iniziativa promossa da Pittella e dalla Fondazione Mezzogiorno Europa è di creare appuntamenti per discutere con i cittadini di temi europei. Sul Tirreno, oltre alla tappa praiese, il camper ha toccato anche Diamante e Belvedere per concludere l’estenuante giornata di incontri sul versante ionico, alla manifestazione internazionale sul multiculturalismo di Plataci.
Pittella, accolto dal sindaco Carlo Lomonaco, giunge puntuale. Entra nel ristorante Le arcate vestito in maniera sobria, jeans e camicia. Uno stile semplice e diretto che dimostra anche con le parole. Chiede al moderatore di saltare l’elencazione delle sue cariche presso il Parlamento Europeo. Nel prendere la parola sgombra subito il campo da fraintendimenti. È in tour per parlare d’Europa, di quel che l’Unione degli stati ha fatto per la vita dei cittadini d’Italia, e del mezzogiorno in particolare. Non per campagna elettorale.
“La cosa non sarebbe stata disdicevole ” precisa Pittella “ ma con
Sono in arrivo i finanziamenti 2007-2013 e sulla loro gestione l’europarlamentare di Pd-Pse ha le idee chiare: “Bisogna spenderli tutti e bene, questo è il mio motto. Si dovranno concentrare le risorse in grandi idee evitando la loro polverizzazione in mille piccole idee proposte in regione da sindaci mendicanti. Tra le grandi idee vengono citate il cablaggio della Regione per favorire il lavoro delle imprese con internet veloce. Ma anche istruzione, ambiente, crescita delle piccole e medie imprese, certificazione delle eccellenze locali. Una nota particolare anche al potenziamento della portualità del sud d’Italia.
A detta di Pittella il tour in camper è un occasione per tornare a quella ‘politica tra la gente’ degli albori della Repubblica. Quel modo di fare politica sul territorio oggi in disuso. A giustificare la latitanza di tanti politici dal territorio il sistema elettorale vigente che, grazie alle liste bloccate, toglie la scelta del candidato al cittadino, al territorio. “Estendere questo vulnus alle elezioni per il parlamento europeo ” precisa Pittella ” sarebbe una disgrazia.