Alcuni giorni di tregua e torna la puzza. I cittadini all’azione
Vicenda irrisolta e controversa. Le autorità non rispondono
di Andrea Polizzo
TORTORA ” Il “depuratore assassino†di via Falconara di Tortora continua a creare problemi. Chi di dovere non risolve il problema e i cittadini esausti decidono di passare all’azione.
Alle 18 di oggi pomeriggio la cittadinanza è chiamata a raccolta in Piazza Rivetti, località Laccata, dal Comitato diritti dei cittadini che raccoglie una rappresentanza dei soggetti colpiti in prima persona dal disagio provocato dall’impianto tortorese mal funzionante. Tra essi semplici cittadini dei quartieri di Tortora prossimi al depuratore, abitanti della località del comune di Praia a Mare denominata Laccata e i commercianti di corso Aldo Moro. Nel corso dell’incontro oltre a decidere eventuali manifestazioni di protesta verrà valutata la possibilità di adire a vie legali e chiedere il risarcimento dei danni.
Recentemente da queste pagine era stato denunciato lo stato indecente in cui questi soggetti si ritrovavano, per l’ennesimo anno consecutivo, a vivere o a lavorare a causa dei miasmi provenienti dall’impianto gestito dalla società Smeco.
A seguito dell’attenzione mediatica si sono tenuti degli incontri tra i cittadini e i sindaci dei due comuni confinanti interessati dal problema. Il Sindaco di Tortora, Giuseppe Silvestri, annunciಠl’utilizzo di particolari prodotti nelle vasche del depuratore e nelle pompe di sollevamento. Si era poco oltre la metà di Luglio ed effettivamente ne derivಠun miglioramento. Ma nei primi giorni di agosto, in corrispondenza di un aumento consistente di presenze turistiche, per queste persone è ricominciato il calvario.
Mentre ancora non è dato sapere il perché del mancato utilizzo di questi prodotti in precedenza si apprendono particolari che rendono la vicenda ancora pi๠incresciosa. L’impianto è ancora gestito dalla Smeco ma i recenti interventi sono a carico del comune e quindi dei contribuenti. Inoltre dai rappresentanti del comitato cittadino si apprende che a seguito di un incontro avvenuto nel novembre scorso
Ma a guardare bene l’aspetto peggiore della vicenda consiste nelle risposte inutili o inesistenti che le varie autorità competenti hanno deciso di riservare alle domande di questi cittadini. La lista degli enti investiti del problema, documentata dai rappresentanti dei cittadini con tanto di ricevute di ritorno, è lunghissima. I sindaci dei due comuni e i rispettivi assessori all’igiene ed all’ambiente; Prefettura di Cosenza; presidente della regione Calabria; ufficio del Commissario straordinario per l’emergenza ambientale della Calabria; dirigente dell’Asl; Carabinieri della stazione di Praia a Mare; Procura; Ufficio marittimo; Nucleo operativo ecologico. Il tutto a cominciare dall’agosto dell’anno scorso: circa un anno senza venire a capo del problema.
Per questi motivi i cittadini hanno deciso di passare all’azione. Tra chi, come l’amministrazione comunale, propone le solite risposte senza risultati e chi, come il dirigente Asl che sull’argomento cade dalle nuvole nonostante le notifiche e gli articoli usciti sui giornali, i cittadini hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di impegnarsi in prima persona.