Dalle Pro loco nuovo percorso per escursionisti
Dalla montagna al mare per cinque chilometri
di Andrea Polizzo
PRAIA A MARE ” Le Pro loco di Praia a Mare e di Aieta inaugurano “La via del pellegrinoâ€, un nuovo percorso escursionistico sulla scia dell’esperienza maturata con il progetto Passeggiata su Dino che ha reso possibile decine di escursioni tra le bellezze naturali dell’isola simbolo di Praia.
“Il percorso ” spiega Francesco Di Giorno, presdiente della Pro loco Praia – traccia il lungo peregrinare degli abitanti di Aieta dalla montagna al mare ed è un omaggio agli 80 anni di costituzione della cittadina praiese. L’escursione, curata nei dettagli dalla guida turistica ambientale Maurizio Lomonaco, lega come un cordone ombelicale la storia dei due comuni, la marina nata dalla costola del vecchio paese, divenuta poi con il tempo, una meta turistica importante. L’anima del percorso perಠè la natura che circonda il sentiero, che cambia con le altezze passando dalle pinete di lecci alla macchia mediterranea costiera senza disdegnare incontri con falchi pellegrini e poiane, abitanti silenziosi delle nostre colline sempre pi๠rari da vedere.
Partendo da Aieta l’escursionista, dopo una breve visita del centro storico, percorre circa cinque chilometri attraversando i colli che dividono Aieta da Praia a Mare. Una breve ascesa è seguita da una lunga discesa sino alla fonte Papaleo, tra le pi๠antiche fonti d’acqua sorgiva del nostro territorio. Altre soste sono previste per ammirare panorami soffermandosi a discutere con la guida sul legame storico che lega i due centri altotirrenici. Per i turisti che frequentano Praia a Mare è possibile arrivare ad Aieta grazie ai pullman di linea che collegano giornalmente la spiaggia al centro storico aietano.
“Il percorso ” illustra Di Giorno ” mira a favorire lo sviluppo del turismo escursionistico, la collaborazione intercomunale attraverso l’opera delle Pro loco e a far nascere una microeconomia del territorio che permetta l’espansione di nuove figure professionali che possano apprezzare l’ambiente e poterlo ‘vendere’ senza svenderlo ai numerosi turisti. Infine ” conclude Di Giorno – ultimo obbiettivo è la sorveglianza dei luoghi. Pi๠frequentatori possibili porterebbero a un pattugliamento involontario di intere fette di territorio che sono spesso preda di piromani.