Il Giudice Sportivo letto il reclamo con il quale la società Tortora chiede irrogarsi alla squadra avversaria la punizione sportiva della perdita della gara, sostenendo:
– che prima dell’inizio della gara stessa ed al momento di fare ingresso negli spogliatoi, alcuni propri giocatori venivano insultati con frasi minacciose e colpiti con pugni, calci e schiaffi da un gruppo di persone che sostavano dinanzi gli spogliatoi stessi;
– a seguito dell’aggressione subita cinque propri giocatori erano costretti a ricorrere a cure mediche presso il presidio ospedaliero di Cariati mentre altre (sei) subivano danni meno gravi;
– che i propri dirigenti, dopo aver presentato all’arbitro la distinta di gara per il riconoscimento dei giocatori, gli comunicavano di essere impossibilitati a disputare la gara a causa delle condizioni fisiche dei propri giocatori aggrediti e per le condizioni ambientali venutesi a creare;
letti gli atti ufficiali, rapporto dell’arbitro e del Commissario di Campo, dai quali risulta:
– che l’arbitro mentre effettuava il riscaldamento nel terreno di giuoco, ed il Commissario di campo, appena giunto all’impianto sportivo, udivano delle urla provenienti dall’interno degli spogliatoi;
– che il Commissario di campo si recava nello spogliatoio della società Tortora e constatava che alcuni giuocatori di detta squadra si trovavano in stato confusionale mentre altri presentavano ecchimosi al volto e sangue;
– che i dirigenti della società Tortora presentavano all’arbitro la distinta dei giocatori per il riconoscimento e, contestualmente, gli comunicavano che a causa dell’aggressione subita la maggior parte dei propri giocatori non erano nelle condizioni di scendere in campo;
– che l’arbitro, nel momento del riconoscimento dei giocatori notava che il portiere della società Tortora, Oleastro Amedeo, aveva un occhio gonfio ed arrossato;
– che dai certificati medici rilasciati dal pronto soccorso del presidio ospedaliero di Cariati ed allegati al reclamo, risulta che al giocatore De Francesco Francesco venivano diagnosticati “contusioni multiple e vertigini” guaribili in 10 (dieci) giorni s.c.; al giocatore Chiappetta Alessandro “contusioni multiple e trauma distorsivo-contusivo del rachide cervicale con cervicalgia e vertigini” guaribile in 10 (dieci) giorni s.c.; al giocatore Oleastro Amedeo “contusioni multiple con cefalea e vertigini”guaribile in 10 (dieci) giorni s.c.; al giuocatore Ramunno Francesco “contusioni multiple con cervicalgia, vertigini e cefalea”guaribile in 10 (dieci) giorni s.c.; al Signor Galati Nicola, dirigente con funzioni di Assistente di parte, “contusione cronica, contusione rachide-cervicale con cervicalgia, cefalea e vertigini, contusione addominale” guaribile in 10 (dieci) giorni s.c. tutti appartenenti alla società Tortora;
Ritenuto che il comportamento dei sostenitori della società Cremissa ha impedito la regolare effettuazione della gara e che di tale comportamento è oggettivamente responsabile la società stessa;
ha deliberato di
1) infliggere alla società CREMISSA la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0 – 3;
2) infliggere alla società CREMISSA la penalizzazione di DUE PUNTI in classifica;
3) fare obbligo alla società CREMISSA di disputare UNA gara a porte chiuse.
secondo me la sentenza giusta sarebbe stata squalifica del campo per 5 giornate vietare le trasferte a questi pseudi tifosi e ai dirigenti un squalifica con una multa salata ora vi saluto ciao da frncesco perrone
Buongiorno a tutti. Leggendo poco fa il tono dei commenti sull’argomento postati sul sito http://www.stadioradio.it , con il quale collaboro, ci si rende conto del come questa sentenza (pur tuttosommato buona per il Tortora) sia stata accolta come “tiepida” anche da parte dei tifosi di altre squadre, o comunque di appassionati di un certo calcio in generale.
Troppo poco!!..avrebbero dovuto retrocederla sta squadra!!
…………………..era scontato, ma troppo poco………..ci sarebbe stato bene anche la severità nei ruguardi di dirigenti del Cremissa………….
giustizia è stata fatta!
forza Tortora!