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Rifiuti Alto Tirreno: la proposta di Silvestri

Il sindaco Silvestri mette a disposizione il territorio
Pronti al termovalorizzatoreSilvestri

bigmat fratelli crusco grisolia

TORTORA – E’ stato il sindaco di Tortora, Giuseppe Silvestri, a dare la disponibilità  del suo comune per la realizzazione di un termovalorizzatore.
La proposta è stata fatta ai sindaci dei comuni dell’alto Tirreno cosentino nella mattinata di ieri, nel corso del vertice organizzato per contrastare l’arrivo dei rifiuti nella discarica di Scalea.
L’impianto potrebbe sorgere in una posizione strategica, quasi al confine con Laino e quindi vicino all’autostrada e se fosse realizzato con tutti i crismi potrebbe portare ricchezza alla comunità . Questo ha sostenuto il sindaco ritenendo che un termovalorizzatore, oggi non rappresenta uno spauracchio per le comunita, ma, se ben gestito, puಠdiventare una fonte di occupazione, di guadagno e puಠdare la possibilità  alla stessa amministrazione di ridurre la pressione sulle tasse.
«L’alto Tirreno potrebbe ospitare un termovalorizzatore – ha detto Silvestri -. Anche se la posizione è decentrata rispetto agli altri comuni, con l’autostrada, al confine con Laino si puಠrendere pi๠facile il collegamento. Il comune di Brescia ha avuto il premio dell’Unione europea e non capisco perché noi non possiamo essere in grado di realizzare un impianto per un termovalorizzatore efficiente che possa risolvere tutti i problemi della zona e diventare quindi una risorsa».
Dopo le vicende legate al problema spazzatura di Napoli l’idea dell’installazione di un termovalorizzatore sta solleticando diversi palati anche perché si ritiene che l’emissione di gas nocivi sia molto ridotta.

articolo tratto da “il Quotidiano della Calabria”, 12 gennaio 2008

bigmat fratelli crusco grisolia

About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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23 comments

  1. Il Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR), traduzione dell’acronimo inglese RDF (Refuse Derived Fuel), è un combustibile solido triturato secco ottenuto dal trattamento dei rifiuti solidi urbani, raccolto generalmente in blocchi cilindrici denominati ecoballe.
    Indice
    [nascondi]
    • 1 Fasi produttive
    o 1.1 Eliminazione delle frazioni organiche o non combustibili
    o 1.2 Confezionamento delle ecoballe
     1.2.1 Classificazione qualitativa del CDR
    • 2 Smaltimento del CDR
    • 3 Note
    • 4 Voci correlate
    • 5 Collegamenti esterni

    Fasi produttive [modifica]
    Eliminazione delle frazioni organiche o non combustibili [modifica]
    Secondo le normative italiane vigenti (in particolare il D.Lgs. n. 22/1997 e successive modifiche e integrazioni), il CDR viene ottenuto tramite processi volti a eliminare i materiali non combustibili (vetro, metalli, inerti) e la frazione umida (la materia organica come gli scarti alimentari, agricoli, etc.)[1].
    La parte secca dei rifiuti non adatta alla combustione e non recuperabile in altro modo viene raccolta e accantonata, dopo essere stata raggruppata in unità di dimensioni e peso standard, e destinata alla discarica o al riciclaggio.
    Confezionamento delle ecoballe [modifica]
    I rifiuti adatti (in genere soprattutto plastiche che – come derivati del petrolio – hanno un buon rendimento energetico), così selezionati, prendono il nome di residuo secco combustibile. Successivamente alla selezione, vengono triturati e aggregati in grossi blocchi chiusi con vari strati di pellicola plastica (le ecoballe). La produzione deve avvenire in impianti idonei al contenimento delle emissioni di polveri e al deposito dei rifiuti nelle diverse fasi di trattamento.
    Viene ammesso dalla legge, in fase di produzione dell’ecoballa, l’utilizzo ,per non più del 50% in peso, di alcuni rifiuti riciclabili, quali le plastiche non clorurate (PET, PE, ecc.), poliaccoppiati plastici (come gli imballaggi multimateriale plastica-alluminio o plastica-alluminio-carta), gomme sintetiche non clorurate, resine e fibre sintetiche non contenenti cloro. Il cloro infatti causa la produzione di diossina durante la combustione.
    Classificazione qualitativa del CDR [modifica]
    Il CDR è classificabile in diversi gradi qualitativi, sulla base delle norme tecniche Uni 9903-1 e successive modifiche ed integrazioni.
    Il combustibile di qualità normale è detto semplicemente CDR ed è recuperato dai rifiuti urbani e dai rifiuti speciali non pericolosi.
    È sottoposto a diversi trattamenti, finalizzati a:
    • garantire un potere calorifico sufficiente;
    • ridurre e controllare il rischio ambientale e sanitario;
    • ridurre la presenza di materiale metallico, vetri, inerti, materiale putrescibile, e il contenuto di umidità;
    • rimuovere le sostanze pericolose ai fini della combustione, come alcuni tipi di polimero e i materiali potenzialmente esplodenti.
    Il combustibile di qualità elevata classificato come CDR-Q, sulla base delle norme tecniche Uni 9903-1, consente di ottenere i certificati verdi per la produzione di energia elettrica, e può essere usato con impatto ambientale inferiore.
    Smaltimento del CDR [modifica]
    Le ecoballe sono considerate rifiuti speciali e come tali possono essere liberamente smaltite in Regioni diverse da quella di provenienza.
    Il CDR viene utilizzato per la termovalorizzazione in appositi impianti inceneritori, che essendo dotati di sistemi di recupero dell’energia prodotta dalla combustione producono elettricità o, assieme, elettricità e calore (cogenerazione). Il CDR può essere bruciato anche in forni industriali di diverso genere non specificamente progettati a questo scopo, come quelli dei cementifici,[2] per i quali può essere un combustibile economicamente vantaggioso.

  2. ECCO COSE’ IL CDR !

    Il combustibile derivato da rifiuti (CDR) va considerato rifiuto “speciale”.

    La Comunità Europea ritiene quindi di intervenire sulla complessa materia tenendo conto che nelle diverse realtà dei Paese Membri le disposizioni regolamentari sull’incenerimento di rifiuti non sono uniformi e che, tantomeno lo sono, quando a bruciare non è il rifiuto solido urbano in impianti ad esso dedicati, ma una eterogeneità di miscele più o meno costanti che sono il risultato di una trasformazione del rifiuto iniziale in un prodotto diverso avente caratteristiche più idonee alla combustione, come per es. il maggiore potere calorifico, così da essere considerato un valido sostituto di combustibili tradizionali. Questo nuovo combustibile tratto dai rifiuti, in Italia noto con la denominazione di CDR, è conosciuto in Europa come RDF refuse derived fuel.

    Questo è quanto stabilisce una norma – l’art. 7, comma 11° – inspiegabilmente “nascosta” all’interno del decreto-legge 28 dicembre 2001, n. 452, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2001 n. 301

    Oppure il RDF –

    In Italia il termine RDF è stato introdotto con DM 16 gennaio 1995 e poi sostituito con la nuova definizione di CDR dall’art. 6, lettera p), D.Lgs. n. 22/1997 e succ. modd.: “il combustibile ricavato dai rifiuti urbani mediante trattamento finalizzato all’eliminazione delle sostanze pericolose per la combustione ed a garantire un adeguato potere calorico, e che possieda caratteristiche specificate con apposite norme tecniche”. Le norme tecniche citate sono state poi emanate con DM 5 febbraio 1998 riguardante il recupero di rifiuti non pericolosi. Queste le relative caratteristiche fissate nei due decreti.

  3. Buongiorno Mary, hai ragione: è questione di coscienza. Ma la coscienza, laddove è carente, si può, credo,costruire. I discorsi sul termovalorizzatore sono prematuri proprio per questo. Ovvero: se non si ha ancora un buon livello (65% se non sbaglio) di differenziata il resto è inutile. Per cui il caso della differenziata a Tortora è ancora in erba, perché partito solo da un anno. La cultura della differenziazione necessita di tempo per attecchire. Infine la situazione di Napoli è generata da una bassa percentuale di inciviltà delle persone eda una predominante percentuale del controllo dei rifiuti da parte della Camorra.

  4. Ciao Francesco, Ciao Gestore, ma che differenziazione..guardate a Tortora non siamo capaci di fare la differenziata e figuriamoci se c’è una coscienza civica, del resto guardate Napoli la gente lamenta la monnezza, ma poi di quelli che protestano, nessuno che si adopera con coscienza a differenziare la raccolta vedesi per chi ci vive, e noi che assieme a loro l’estate saliamo sul carro delle usanze più barbare che un comune cittadino dovrebbe avere!Mi riferisco agli arredi immobiliari nei pressi dei cassonetti, o i rifiuti depositati in maniera indiscriminata in orari e luoghi fuori regime.E’ questione di coscienza, in Trentino ogni abitazione ha il suo cassonetto, di conseguenza…siamo terroni è il caso di dirlo, perchè se noi agissimo secondo le norme oltre che amministrative, anche morali e di coscienza i fallimenti delle amministrazioni sarebero meno profondi.

  5. CDR=Centro Differenziazione Rifiuti
    (scusate se non l’ho precisato)
    a presto 🙂

  6. Ciao Francesco. Forse sarebbe meglio se tu chiarissi cosa è un Cdr e, a proposito dei video che si trovano in internet, ad es. You Tube, ho trovato molto interessante quello del Dr. Montanari segnalato da altri utenti. Anche li si sottolinea come ci siano delle alternative “pulite” ed è inquietante sentirgli dire che non vengono prese in considerazione perché “poco costose” e quindi non appetibili dai politici e dalla malavita. Appena ne avrò il tempo approfondirò queste alternative e se tu o altri avete del materiale pubblicabile inviatelo al solito indirizzo per incrementare la pagina dedicata a questo delicato argomento. AndreA

  7. Termovalorizzatore a Tortora?? (o meglio inceneritore…)
    e’ la volta buona che non ci torno piu’ neanche una volta al mese…
    Ma lo vogliamo capire o no che i termovalorizzatori sono un pacco?????
    Per ogni tre tonnelate di monnezza bruciata ne generano una di ceneri che sono tossiche tre volte la monnezza di partenza!!!
    Per non parlare delle nano particelle…
    Ste cose non le dico io… fatevi un giro su youtube e guardate i video che fior fior di ricercatori mettono online parlando di queste mostruosita’!!!
    ragazzi svegliamoci!!! Diciamo NO!!!
    Se il sindaco vuole fare qualcosa in merito che si impegni per una raccolta differenziata Seria!!! e proponga un CDR!!!
    Mannaggia!!! pure quel poco che si salva vogliamo mandare a farsi friggere???… e cioe’ le bellezze naturali e l’aria pulita delle nostre montagne????
    ma per favore…

  8. Nota di servizio: su segnalzione dell’utente Claudio, che ringrazio, la pagina di approfondimento “termovalorizzatore: nozioni” è stata aggiornata con altro materiale. Altre ed eventuali segnalazioni per questa pagina di approfondimento possono essere segnalate all’indirizzo falchettieleoncini@libero.it.
    Per visionare la pagina “termovalorizzatore: nozioni” vai alla sezion “pagine” nella colonna di destra del sito o clicca su questo link:
    http://www.blogtortora.it/?page_id=14.
    il Gestore

  9. Direttore non mi aspettavo una risposta del genere.Proprio perchè dice di avere parlato con della gente dovrebbe dire come stanno le cose e perchè si è lasciati riaprirla..Mi meraviglio dica così proprio lei.Se certe persone le hanno dette delle cose, lei che fa informazione perchè non va dal Sindaco perchè non rievoca quei brutti giorni proprio oggi che si parla di ambiente?Si adopri assieme agli ambientalisti di Tortora se ci sono, ma ho paura che su questo tema abbiate paura in tanti. Onore a Martino ex assessore e lamboglia sindaco ritornate e fatela chiuderla.

  10. Buongiorno Maria. Conosco il link che hai fatto bene a segnalare. Praticamente, tutto quello che so su San Sago, è grazie a quanto letto su scirocco rosso, ma anche a quanto descrittomi da Rocco e a quanto raccontatomi da altri paesani. Ma i fatti che segnali risalgono a diversi anni fa. E non è propriamente il massimo informare con notizie vecchie. Stai sicura che se dovesse muoversi qualcosa in quella direzione, parlo per me, sarò pronto ad informare. E sta anche sicura che non ci si piega ad oscuri poteri informatici. Poi se tu sai qualcosa che io non so su San Sago, puoi sempre segnalarmelo tramite il solito indirizzo e_mail.

  11. Se ne parlava in passato, poi di botto oggi è ritornata questa questione scottante.Dopo il blog, ricerche ed ho trovato che un giornalista con le p….non ha avuto paura di niente raccontando i fatti e non mi sembra sia di Tortora,il rammarico è invece che i nostri giornalisti ha steso un velo pietoso, senza sapere il perchè.Vi invito a leggete quindi, leggete.Quanto a voi giornalisti tortoresi, perchè nessuno che ha trattato mai il tema, perchè?Eppure.Andiamo agli ambientalisti di turno che poi si preoccupano di differenziata e di depuratore soprattutto uno.Spero insomma che dopo questa magar figura eviti di parlare, spieghi invece perchè di San Sago, visto che è un fatto molto trattato, non ne parla.Com esiste l’ambiente di serie A e serie B?Leggete tutti: http://www.sciroccorosso.org/WTS.Tortora è nostra.Non vi piegate ad oscuri poteri–INFORMATECI altrimenti che senso ha la vostra professione.Dateci motivo dis timarvi.Ok?

  12. mi è arrivato questo link segnalato da “cattivo teatro” concernente la questione relativa ai termovalorizzatori. sarebbe quantomeno opportuno informarsi meglio prima di fare proclami di vario genere in merito…..o no?

    http://www.youtube.com/watch?v=iKRNIBaS-gM

  13. Vorrei rispondere al commento del sig. P , la pregherei di non fare il mio nome nei messaggi in cui si intende chiaramente l’ uso della volgarità e della maleducazione ,in questo caso , nei riguardi del sig. Sindaco dott. Silvestri.
    Giuseppe Acciuolo

  14. Ciao andrea, ho letto la tua ricerca. Anch’io ieri ho letto varie pagine web sulla questione dei termovalorizzatori. Io ci vado con le pinze ed infatti mi aspetto un dibattito pubblico, che secondo me sarà fatto. Ma come dici tu, in primis dobbiamo vedere l’impatto paesaggistico, poi valutare i tassi d’inquinamento che tali “cosi” rilasciano nell’aria, sono bassi, ma sempre rilasciano qualcosa nell’aria e poi dovremmo spingere di più sulla differenziata. Ci vorrebbe qualche cooperativa che se ne occupi con interesse, magari costruire prima più impianti per il riciclaggio ed inneggiare alla cultura del fai da te. Faccio un esempio, ho un paio di telefonini, televisori ed altri elettrodomestici a casa in disuso… a chi posso darli? Ho seguito proprio qualche giorno fa in tv un dibattito in merito alla questione, alcune città hanno costruito una fortuna con il riciclaggio di apparecchiature elettroniche in disuso…. le schede infatti sono componenti riciclabili, i tubi catodici anche. Le amministrazioni, una volta raccolte le rivendevano a fabbriche che le riutilizzavano…. perchè non sfruttare questa risorsa? I rifiuti oggi sono una fonte inesauribile, è praticamente impossibile che scarseggino…. è più difficile trovare l’acqua ed il petrolio che non la rumenta… dobbiamo riflettere attentamente. Buon lavoro

  15. Ah il solito silvestri….deve sempre sparare la sua, di ……, credo che sia un errore la realizzazione di un termovalorizzatore:
    1) il sito proposto come dice Giuseppe fa parte di un PARCO NAZIONALE e non mi sembra il caso.
    2) Tortora per la sua disposizione nel territorio Calabrese non è per niente collegata con autostrade e strade provinciali, quindi come si gestirebbe il traffico in entrata e in uscita degli automezzi? ah non dite che la SS18 è una superstrada perchè non ci crede nessuno!

  16. Franco Guerrera

    Condivido a pieno l’idea proposta dal Dott. Pino Silvestri – Sindaco di Tortora nella riunione a Scalea di mettere a disposizione il territorio ed essere pronti al termovalorizzatore.
    Condivido a pieno, dicevo, se sarà un impianto all”avanguardia, e sicuramente lo sarà, nelle tecniche di protezione ambientale C’è ovviamente da approfondire la conoscenza del progetto utilizzando tutta la funzionalità del sistema di recupero di energia termica e la sua trasformazione in elettricità. Infatti il termovalorizzatore sarà l’impianto che tratta i rifiuti, li riduce e, nel contempo, recupera energia.
    I termovalorizzatori sono tra i sistemi più diffusi per il trattamento dei rifiuti nei paesi più avanzati d’Europa. Ogni comunità deve essere responsabile dei rifiuti che produce ed impegnarsi a ridurne la quantità e provvedere al loro smaltimento. Per questo Tortora dovrà progettare un termovalorizzatore che dovrà portare benefici e garantire autonomia al territorio.
    I criteri che dovranno guidare i progettisti e condurre a questi risultati saranno le migliori pratiche possibili.
    Ha fatto bene il Sindaco Silvestri a citare Brescia per aver ricevuto il premio dall’Unione europea. Infatti, proprio in prossimità della città, ho avuto modo di vederlo, c’è uno dei termovalorizzatori più funzionanti d’Europa.
    Il termovalorizzatore è un impianto che oramai non fa parte della mitologia ma della realtà.

  17. Franco Guerrera

    Rifiuti, sbagliato proporre la Calabria come discarica.
    Sbaglia di grosso chi propone la Calabria come discarica” – così Giacomo Mancini del Partito Socialista. “In questa regione esiste una emergenza rifiuti che per adesso non è diventata esplosiva come in Campania solo per il numero più ridotto degli abitanti della nostra terra. Ma come in Campania anche in Calabria –ha continuato il deputato socialista- esistono diffuse responsabilità per la mancata definizione di un piano di smaltimento serio ed efficiente”. “Nell’ultimo decennio – ha proseguito il capogruppo socialista in Antimafia- anche in Calabria i rifiuti sono stati considerati non come un problema per la collettività, ma come un affare lucroso che ha visto impegnato un ristretto personale politico che si è alternato in maniera allarmante da ruoli di gestione di società private a quelli di amministrazione di enti pubblici e di rappresentanza di istituzioni”.
    “I danni prodotti da questo sistema sono sotto gli occhi di tutti i calabresi ed è per questo- ha concluso Mancini- che oggi la priorità per la Calabria non può essere quella di farsi carico di una emergenza altrui, ma deve diventare quella di impedire che i fatti drammatici della Campania si ripetano in questa terra”..

  18. La questione rifiuti è stata oggetto, di strumentalizzazione politica, in particolare dal centro-destra calabrese, ma soprattutto da alcuni sindaci, definiti da molti “gli eroi di plastica”, poiché hanno cercato di cavalcare il malcontento dei cittadini sulla questione. Tra l’altro la materia rifiuti nei loro stessi paesi di certo non “brilla” visto i dati della raccolta differenziata , che sono pessimi.

    P.S. Silvestri conosce un termovalorizzatore?
    Silvestri non decide nulla sulla pelle dei cittadini !!!

    Silvestri ha una maggioranza “DIFFERENZIATA” ???

    Siamo pronti ad aprire un ampio dibattito in merito alla gestione dei rifiuti … crediamo che un inceneritore nell’alto tirreno è la scelta più irresponsabile e dannosa per tutti noi . Sia in termini di salute che economici .

    Addio turismo !!!

  19. Buona sera,
    premettendo che l’ unica parte del territorio tortorese al confine con laino Borgo è la frazione denominata Piani del Carro, nel bel mezzo del Parco Nazionale del Pollino , ed è uno dei posti più belli dal punto di vista paesaggistico ambientale di tutto il territorio del nostro comune, che invito qualora non l’ abbiate già fatto, di andare a visitare.Troverete sentieri escursionistici di recente realizzazione all’interno del cosiddetto Geoparco delle Frazioni Montane molto belli da percorrere dove si può praticare l’ escursionismo , montain bike, oppure l’alpinismo sul vicino Serramale 1257m o il monte Gada 1264m , mete ambite ormai da molti alpinisti del sud e non solo.Credo dunque che a questa parte del territorio gli sia già stato conferito un ruolo di turismo naturalistico ambientale.
    Credo che sia un opera molto utile , ma che bisogna trovargli un posto adatto, perchè ha bisogno di spazi grandi e facilmente ragiungibili da mezzi di stazza molto grande. Penso che nel nostro comune non c’è un posto così, però si può cercare nei paesi vicini.
    Io propongo al sig. Sindaco se me lo permette , uno studio di fattibilità di un Parco Eolico sulle alture del nostro territorio che gioverebbe comunque nelle casse comunali.
    Giuseppe Acciuolo

  20. Dopo il porto anche il termovaloriZZatore.Direi che abbiamo un depuratore che non và molto bene, una discarica sotto gli occhi di tutti e si parla di termovaloriZZatore??

  21. Speriamo non rimanga solo un’idea, la sua realizzazione e la corretta gestione sarebbe un vantaggio per tutti.
    claudio

  22. Se un giorno a Tortora si facesse un termovalorizzatore, in Europa saranno già estinti da un pezzo…forse si dovrebbe pensare ad un qualcosa di più tecnologico, ma questo di sicuro è chiedere troppo…

  23. we andrea, auguri per questo spazio, mi piace molto. complimenti (scusami se sono fuori argomento). comunque questa di silvestri è davvero una bella iniziativa i termovalorizatori sono utili…